bias percettivi
- Luigi Genua
- 2 giu
- Tempo di lettura: 1 min

Un recente studio pubblicato su Nature Neuroscience da UT Austin e Saarland (febbraio 2024) propone un modello computazionale dei bias percettivi: il cervello combina esperienze passate, rumore sensoriale e penalità per errori nei giudizi, per generare percezioni “aggiustate”. Ridurre il bias significa ridurre il rumore o ottenere più dati prima di formulare un giudizio .
Nel mondo aziendale, pensiamo di vedere ciò che c’è, ma in realtà vediamo ciò che ci aspettiamo.
Il lavoro strategico oggi è:
• rendere visibili i filtri invisibili;
• allenare leader e team a distinguere i dati dalle ipotesi;
• creare ambienti organizzativi che rallentino il giudizio e stimolino la riflessione.
Come formatore propongo esercizi di reframing percettivo, simulazioni decisionali, e debriefing emotivo per far emergere questi meccanismi.




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